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Yak

Bos Poephagus Grunniens

Le origini

Lo Yak, pur appartenendo ai Bovidi o Bovoidi e quindi agli ungulati, costituisce però una specie a sé stante.
Nello yak selvatico il colore del mantello è prevalentemente il nero ed il marrone con una macchia bianca sul muso, quello domestico può essere nero, grigio, bianco.

PRODUZIONE ANNUALE: 3 milioni di chili in Cina e Mongolia.

L'habitat naturale

L’habitat tipico di questo animale è rappresentato dalle alte montagne della catena dell’ Himalaya, dove gli allevamenti sono posti da 4000 m in su, nonché del Tibet, dell’altopiano del Pamir, nell’Asia Centrale, della Mongolia, del Kirgizistan, del Tadzikistan, dell’Altai, ecc.

Le caratteristiche

Il mantello è molto folto e, nell’inverno, si forma anche un abbondante sottopelo o borra. Il duvet è particolarmente abbondante e fine nel vitello di un anno d’età (15-17 mic). Negli adulti ha un diametro di 18-19mic ed è lungo 3-3,5 cm.

La lavorazione

La raccolta del pelo è fatta in primavera, all’inizio della transumanza e con la muta; lo si ottiene raccogliendone le masse che si distaccano spontaneamente oppure strigliando il ventre, le spalle ed i fianchi. Con la borra, di colore marrone e bruno scuro opportunamente ejarrata, si ottengono tessuti e coperte finissime quasi come il cashmere.