Il mohair era conosciuto già nei tempi biblici, tanto che le tende del tabernacolo degli ebrei venivano tessute con il candido e lucente vello della capra d’Angora (Exodus XXIV, vs 7). La razza d’Angora (si crede che il nome derivi dalla città turca di Ankara) esiste da oltre 3000 anni. È da ritenersi originata dal subentrare di una mutazione genetica del pelo della popolazione caprina originaria e che si dice provenire dal Turkestan. Inizialmente la principale area di produzione di questo pelo fu il centro dell’Anatolia. Il colore bianco del mantello (Tiftik) è quello più conosciuto ed è diventanto predominante.
La Turchia, o per essere più precisi il Sultanato di Turchia, proibì l’esportazione delle capre d’angora per molti anni, tuttavia l’imbargo fu finalmente tolto quando, nel 1838, un piccolo numero di femmine e maschi castrati furono esportati in Sud Africa. Fortunatamente una delle femmine diede alla luce un piccolo maschietto ed è da qui che ebbe inizio l’industria Sudafricana del Mohair. Più tardi, nel 1849, vennero esportati dei capi anche negli Stati Uniti.
Nel Sud Africa i principali allevamenti erano concentrati nell’Eastern Cape, mentre negli Stati Uniti sull’altopiano Edwards del Texas orientale. Poiché l’allevamento e la selezione della razza in queste zone è stato via via intensificato, queste regioni sono divenute, non solo le maggiori produttrici di Mohair nel mondo, ma anche il riferimento standard per la qualità.
PRODUZIONE ANNUALE: 4 milioni di chili in Sud Africa, Lesotho, Argentina, USA, Australia e Turchia.